Presentazione ansiosa

Mi chiamo Beatrice,ho diciotto anni e una passione sconfinata per i libri. Scontato? Forse sì. Nel mio amore però mi sento unica. Non vedo altro futuro se non con loro,e per questo motivo ho deciso di cimentarmi in un blog di recensioni e pensieri vari. :) Sono all'antica, scrivo ancora tutto a mano.. Questo schermo bianco mi mette un po' di ansia,lo ammetto. Spero di riuscire nel mio intento, e di trasmettere la mia passione a chi mi leggerà. Grazie per l'attenzione,gufetti! :)

venerdì 20 giugno 2014

GLI INDIFFERENTI

Nel 1925 Moravia iniziò a scrivere il suo primo romanzo a soli 18 anni. Nonostante la giovane età il risultato è ritenuto ancor oggi uno dei capolavori della letteratura italiana moderna. Fra tutti i libri che ho letto questo è uno di quelli con il titolo più adatto: i personaggi protagonisti infatti sono indifferenti a ciò che li circonda, chiusi nel loro piccolo mondo interiore, incapaci di provare empatia per gli altri. Michele e Carla sono due ragazzi dell'alta-borghesia, annoiati ed infelici, soprattutto a causa di Mariagrazia, la madre, e Leo, il suo amante. Nella grande villa di famiglia, trascurata a causa dei problemi economici, le giornate scorrono tutte uguali, tra le frequenti scenate di gelosia della donna ed il ribrezzo provato dai figli, finché un giorno Leo inizia a mostrare il proprio interesse, tutt'altro che affettivo, per Carla, che pur non essendo innamorata, decide di cedersi all'uomo. Le vicende si susseguono in ambienti scuri ed malinconici, in linea con l'umore e la personalità dei personaggi, tra falsità ed una tentata empatia, in un'asfissiante mancanza di sentimenti puri. Questo romanzo mi ha colpito molto: non è stato né semplice né bello da leggere non tanto per lo stile quanto per l'argomento, infatti è difficile e quasi inverosimile vedere come una famiglia non sia legata dall'affetto, ma dalla sola routine; fa paura l'indifferenza per ciò che accade loro e per chi li circonda, i pensieri freddi e calcolatori, la  noncuranza nel danneggiare gli altri. Durante la lettura si prova il continuo desiderio che la situazione dei personaggi migliori, che essi nel loro cammino incontrino qualcuno capace di aprire loro gli occhi. Ma ciò non accade ed è forse il motivo per cui il libro rimane tanto impresso nella mente. Non è facile scriverne perché penso che a ciascuno provochi sensazioni diverse: alcuni sicuramente provano gli stessi sentimenti di Michele o di Carla, altri avendo una vita che li appaga magari non riescono a calarsi nei loro panni.

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