Presentazione ansiosa

Mi chiamo Beatrice,ho diciotto anni e una passione sconfinata per i libri. Scontato? Forse sì. Nel mio amore però mi sento unica. Non vedo altro futuro se non con loro,e per questo motivo ho deciso di cimentarmi in un blog di recensioni e pensieri vari. :) Sono all'antica, scrivo ancora tutto a mano.. Questo schermo bianco mi mette un po' di ansia,lo ammetto. Spero di riuscire nel mio intento, e di trasmettere la mia passione a chi mi leggerà. Grazie per l'attenzione,gufetti! :)

venerdì 23 maggio 2014

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI

Mentre mi trovavo in ospedale una persona cara mi ha regalato questo romanzo di Markus Zusak. Ne avevo già sentito parlare molto, anche per via del film. Pensando di iniziare una lettura ''leggera'' ho lasciato stare gli altri libri che avevo portato con me. Fin dalle prima pagine però mi sono resa conto che non sarebbe stata la storia scontata che mi aspettavo: a narrare il tutto infatti vi è la Morte. Non la classica con cappuccio nero e falce, ma una dolce, che vede tramite i colori. E' lei a parlarci di Liesel Meminger, una giovane ragazza costretta a separarsi dalla mamma in seguito alla morte del padre e del fratellino. Siamo nella Germania nazista della Seconda Guerra Mondiale e le condizioni della popolazione sono tutt'altro che rosee. Giunta a Molching nella Himmelstrasse (Himmel= Paradiso) Liesel conosce la sua famiglia adottiva : gli Hubermann, con Rosa che sembra un piccolo armadio e Hans che ha gli occhi d'argento.Qui la ragazzina inizia una nuova vita legata ad un libro rubato durante il funerale di suo fratello. Unico problema: Liesel non sa leggere! E' proprio ciò che la lega ad Hans Hubermann, deciso a farle da maestro. A scuola conosce Rudy, un ragazzino dinoccolato e dai ''capelli gialli'', che presto diventerà il suo migliore amico, legati dalla passione per il calcio e da quella per il rubare. Così si svolge la vita di Liesel nella Himmelstrasse, fino all'arrivo di Max Vanderburg, un ebreo in cerca di riparo che viene ospitato segretamente nella cantina degli Hubermann. Una storia di amore incondizionato ed amicia, gentilezza ed empatia, ma anche odio e disprezzo. Le parole hanno un'importanza fondamentale: esse sono capaci di creare ma anche di distruggere. Ed è proprio sul rispetto di esse che si basa l'opera di Liesel, che da analfabeta diventerà una scrittrice. Il finale poi non risparmia una buona dose di lacrime.. Sullo sfondo il fuhrer e le città bombardate, le marce degli ebrei fino a Dachau e le camere a gas nei campi di concentramento. 

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